I MISTERI
DEL
CASTELLO D'UDOLFO

 
 

DI
ANNA RADCLIFFE

 
 

VOL. I

 
 

MILANO
Oreste Ferrario
Sotterranei Galleria Nuova, via Silvio Pellico, 6, scala n. 18
e Santa Margherita


... lacerò un fazzoletto per bendargli la piaga...
Cap. IV


SOMMARIO

Capitolo I

Capitolo II

Capitolo III

Capitolo IV

Capitolo V

Capitolo VI

Capitolo VII

Capitolo VIII

Capitolo IX

Capitolo X

Capitolo XI


[5]

CAPITOLO I

Sulle sponde della Garonna, nella provincia diGuienna, esisteva nell'anno 1584 il castello di Sant'Aubert:dalle sue finestre scoprivansi i ricchi efertili paesi della Guienna, che si estendevano lungoil fiume, coronati da boschi, vigne ed oliveti. Amezzodì, la prospettiva era circoscritta dalla massaimponente dei Pirenei, le cui cime, or celate nellenubi, ora lasciando scorgere bizzarre forme, si mostravanotalvolta, nude e selvagge, in mezzo ai vaporiturchinicci dell'orizzonte, e talora scoprivanole loro pendici, lungo le quali dondolavano grandiabeti neri, agitati dai venti. Spaventosi precipizicontrastavano colla ridente verzura de' prati e delleselve circostanti, e lo sguardo affaticato dall'aspettodi quelle voragini, si riposava alla vista degli armentie delle capanne dei pastori. Le pianure dellaLinguadoca si estendevano a tiro di occhio a tramontanaed a levante, e l'orizzonte confondevasi aponente colle acque del golfo di Guascogna.

Sant'Aubert, accompagnato dalla sposa e dalla figlia,andava spesso a passeggiare sulle sponde della[6]Garonna; egli si compiaceva di ascoltare il mormorioarmonioso delle sue acque. Aveva altre volte conosciutoun altro genere di vivere ben diverso daquesta vita semplice e campestre; aveva a lungovissuto nel vortice del gran mondo, ed il quadrolusinghiero della specie umana, formatosi dal suogiovine cuore, aveva subìto le tristi alterazioni dell'esperienza.Nondimeno, la perdita delle sue illusioninon aveva nè scosso i suoi principii, nè raffreddatala sua benevolenza: aveva abbandonata lasocietà piuttosto con pietà che con collera, e si eralimitato per sempre al dolce godimento della natura,ai piaceri innocenti dello studio, ed in fine all'eserciziodelle domestiche virtù.

Discendeva da un cadetto d'illustre famiglia; edi suoi genitori avrebbero desiderato che, per ripararealle ingiurie della fortuna, egli avesse ricorso aqualche ricco partito, o tentato d'innalzarsi colle menedell'intrigo. Per questo ultim

...

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