NOTE DEL TRASCRITTORE:
—Corretti gli ovvii errori tipografici e di punteggiatura.
—L’indice analitico dei nomi comprende anche quelli citati nelprimo volume; sono state collegate ai rispettivi rimandi solo le vociriguardanti il presente secondo volume.
—La copertina di questo progetto è stata prodotta dal trascrittore utilizzando ilfrontespizio del libro originale; l’immagine è posta in pubblico dominio.
SCRITTORI D’ITALIA
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C. BALBO
SOMMARIO
II
CESARE BALBO
DALLE ORIGINI FINO AI NOSTRI GIORNI
SOMMARIO
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A CURA DI
FAUSTO NICOLINI
VOLUME SECONDO
BARI
GIUS. LATERZA & FIGLI
TIPOGRAFI—EDITORI—LIBRAI
1914
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PROPRIETÁ LETTERARIA
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FEBBRAIO MCMXIV—37567
ETÁ SETTIMA: DELLE PREPONDERANZE STRANIERE
(anni 1492-1814).
1. Di quest’etá in generale, ed in particolare di questo periodo primodelle preponderanze spagnuola e francese combattute [1492-1559].—Findall’ultimo secolo dell’etá precedente, noi vedemmo incominciarequel travaglio di unione dei popoli, d’ingrandimento degliStati italiani, il quale continuò lungo tutta l’ultima e durantenostra etá. E noi, salutammo siffatte riunioni con compiacimento,senza guari compiangere le forme repubblicane perdutesi inquell’opera, senza lamentare i principati sorti sulle loro rovine;perché crediamo, che anche ne’ principati possa esser libertáe felicitá; perché ai tirannici e semibarbari di que’ secoli ne succedetterodi quelli civili, e che van diventando liberi; perchépoi, in somma, noi teniam l’occhio fermo principalmente al benedi tutte insieme le terre italiane, e che, tenendo sempre piú impossibilela riunione totale di esse, noi stimiamo sommo benelo sminuzzamento quanto minore, le riunioni quanto maggiorisieno possibili. Se si fosse continuata quest’opera delle unionidegli Stati senza invasioni, senza preponderanze straniere, Diosa qual magnifico destino sarebbesi venuto ordinando fin d’alloraall’Italia! Dio non volle, pur troppo; i nostri maggiori nonse l’erano meritato; non avean adempiuto ai grandi doveri, allegrandi virtú nazionali; non avean badato se non ciascuno a sé,con quell’egoismo politico che è vizio e stoltezza insieme, etanto piú quanto piú va progredendo la civiltá. Quindi, quest’etá,che fu felicemente della formazione degli Stati italiani, fu pure infelicissimamentedelle invasioni e delle preponderanze straniere;[4]e prima, delle due francese e spagnuola combattenti tra sé persessantasette anni; poi della spagnuola pesante sola per centoquaranta;poi delle due, francese ed austr