STORIA
DEI MUSULMANI
DI SICILIA.Volume Terzo — Parte Seconda


STORIA
DEI
MUSULMANI
DI SICILIA

SCRITTA
DA MICHELE AMARI.

VOLUME TERZO
Parte Seconda.

FIRENZE.
SUCCESSORI LE MONNIER.

1872.


Proprietà letteraria.


[345]

LIBRO SESTO.

CAPITOLO I.

Trapasserei di molto i limiti ch’io mi proposi mettendomano a quest’opera, s’io continuassi a trattareper filo e per segno la storia della Sicilia fino altempo che vi rimasero abitatori musulmani. Nel presentelibro io dunque toccherò per sommi capi levicende della corte e de’ popoli cristiani, quanto bastia rischiarar quelle de’ Musulmani, delle quali noteròben tutti i particolari che siano pervenuti infinoa noi. Aggiugnerò le relazioni del principato co’ Musulmanidi fuori; sì per la connessione del subietto,e sì per la novità dei fatti che, la più parte, si raccolgonora per la prima volta negli scritti arabici.

Mancano gli annali cristiani della Sicilia dal primoal ventunesimo anno del duodecimo secolo,quando Ruggiero il giovane comparisce a un trattouom di Stato, potente per armi e ricchezze, conquistatoredel ducato di Puglia e nemico audacissimode’ papi. Riscontrando co’ diplomi le poche parole chene dicono i cronisti, ritraggiamo appena in questoperiodo che, morto il primo conte Ruggiero (1101)rimasero di lui due bambini, Simone e Ruggiero, l’unodi otto anni, l’altro di sei; che la contessa Adelaide[346]resse la Sicilia e la Calabria a nome del primo, infinoal millecento cinque[1] ed a nome di Ruggiero infinoal cento dodici;[2] e che l’anno appresso, il giovanettorimanea padrone di sè medesimo e dello Stato. Lamadre andava in Palestina a rimaritarsi con BaldovinoI, re di Gerusalemme; gli recava i tesori dellaSicilia: ma il Crociato, quando gli ebbe sciupati, sciolseil matrimonio, connivente il papa, il patriarca ed unconcilio (1116); sì chè l’Adelaide tornossi oltraggiatain Sicilia, dove poco stante (1118) morì.[3] Una cronica[347]dice vagamente che Simone nel “breve suo consolatoavea durate gravi molestie da’ Pugliesi;[4]” ond’e’ parrebbeche baroni di quella provincia, o forse il duca,si fossero provati ad occupare le Calabrie. OrdericoVitale, monaco francese di quella età, asseriva cheun Roberto figlio del duca di Borgogna, fu dalla Adelaidechiamato in Sicilia, adoperato a reprimere i baroni,maritato ad una sua figliuola e poi scelleratamentemorto di veleno:[5] ma il nome non torna neiricordi siciliani;[6] nè un misfatto, sì leggermente suppostoin tutti i tempi, può credersi a quel frate,ghiotto di favole e punto benigno all’Italia. L’abatedi Telese, biografo del re, dice poco della sua fanciullezza:che lo Stato fu governato dalla[348]...

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