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Il cristianesimo
e la religione di domani
Primo migliaio
Piazza Trasimeno, 2
Al lettore Pag. 5
Introduzione » 11
La libertà religiosa » 31
Interiorità ed immanenza » 37
La pratica della libertà » 43
L'unità religiosa » 48
Le chiese e il loro ufficio » 52
L'avvenire del cristianesimo » 59
La chiesa di Roma » 65
Roma e l'Italia » 73
Nel giudicare delle religioni e del fatto religioso due atteggiamenticaratteristici ha lo spirito italiano: uno di quelli per i quali lareligione è la Chiesa cattolica apostolica romana e essere religiosisignifica accettare—attraverso a molteplici e inevitabili adattamentiindividuali—quella religione, come una società esteriore storicaecclesiastica papale; l'altro di quelli che, persuasi della moltamenzogna che quella religione racchiude, o giunti con moltaspensierata disinvoltura a conclusioni materialistiche e scettiche,scrollano le spalle e si disinteressano insieme della Chiesa romana edi ogni religiosità e religione.
Nessuno di questi due atteggiamenti è sincero; poichè l'unoe l'altro egualmente vengono da ripugnanza allo sforzo di esame, didiscernimento, di giudizio religioso: sono, anzi, questa stessaripugnanza tradotta in pratica di vita.
Nessuno di essi, egualmente, può ispirar fiducia per l'avvenire;perchè, essendo insinceri, essi sono insieme immorali; ed hanno pereffetto una crescente diminuzione dei valori delle energie delleattività morali; un impoverimento di vita, se vita è innanzi tuttoattività spirituale, crescente consapevolezza e dominio di sè e dellecose.
_L'uno e l'altro, anche, segnano un arresto nella rinascita dellacoscienza italiana. Poichè le generazioni rivoluzionarie del secoloscorso furono profondamente ed intensamente religiose. I cattolici, daParini a Manzoni a Rosmini a Gioberti a Tommaseo a Mamiani, avevanoincominciato a rifarsi un loro cattolicismo liberale oromantico, in contrasto, sotto molti aspetti, con quello dellaChiesa di Roma; e frutto immediato e felice di questo cattolicismo fula lotta contro di quella per l'abolizione dei suoi privilegimedioevali e per la soppressione del potere temporale. Gli altri—ebasti nominarne uno: Mazzini—per lo stesso loro idealismo intensoardente operoso, per l'ampiezza della loro visione, che mirava a tuttoun rinnovamento umano, per l'agitare che fecero elementi e motivi etradizioni religiose (attinte dal classicismo e dal Medio Evo)cercarono egualmente di spronare ed elevare gli animi ad unareligiosità e religione nuove._
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